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ArtInFondazione a Palazzo Cisterna, la mostra dedicata ad Hannu Palosuo

ArtInFondazione a Palazzo Cisterna, la mostra dedicata ad Hannu Palosuo

Autore: Gabriele.Santoro
Data: 28/04/2014 16:14:36

 Dalla mattina di lunedì 28 aprile la Fondazione Ducci apre le porte della sede di Palazzo Cisterna in via Giulia per ospitare nelle sue sale la prima edizione di ArtInFondazione, rassegna di arte contemporanea intitolata quest’anno “Contemporaneo Europeo 2000-2010”. Primo della lista di artisti che esporranno in questo spazio è il finlandese Hannu Palosuo, pittore di successo internazionale da anni residente a Roma.

 

“La mostra si compone di due aspetti su cui l’autore si sofferma da tempo”, anticipa Ilaria Caravaglio, responsabile della sezione “Arte” della Fondazione, si tratta di “eleganti lampadari rappresentati con giochi di luci ed ombre e di fiori, anche questi in chiaroscuro, sintesi di positivo e negativo”. Oltre alle tele sono state inserite in catalogo delle sculture, segno della polivalenza artistica di Palosuo, con una scelta definita dalla Caravaglio “adeguata al contenitore, ex atelier dell’architetto e scultore Guglielmo Della Porta”.

“Palosuo è un pittore e scultore che congloba nella sua opera molti aspetti della dialettica fra le aspirazioni del nord e del sud dell’Europa, sempre più evidenti in questi ultimi tempi”, ci introduce all’artista Claudio Strinati, curatore dell’esposizione. Viene rispecchiata così una delle mission della Fondazione Ducci, impegnata non solo nella promozione artistico-culturale ma anche nel dialogo interculturale.

“Lavoro soggetti quotidiani”, interviene in prima persona Palosuo, “che possono trovarsi a casa della nonna o di familiari, non certo in saloni imperiali. Questo facilita lo spettatore ad entrare in contatto con l’opera”. Alcuni lavori fanno parte di un ciclo di produzioni intitolate alla stessa maniera, “è la chiave per chi osserva per poi rielaborare nella propria testa”.

Il curriculum dei dipinti esposti è di tutto rispetto, alcuni sono stati presentati alle Biennali 2009 e 2011, altri al Cairo nel 2012 prima che il museo che ospitava l’allestimento venisse preso d’assalto nel bel mezzo delle rivolte della cosiddetta “primavera araba”. Anche le sculture sono già state alla Galleria Nazionale di Arte Moderna ed a Palermo, inedite invece le ceramiche, alla loro prima assoluta “anche perché per me questo era un hobby”, confessa Palosuo.

Prossimo evento in programma, a partire dal 21 maggio, il percorso fra gli scatti d’autore di Marinella Paolini, già premiata ad Abu Dhabi nel 2010 dalla Fondazione Eccellenze Italiane. Il primo ciclo si concluderà poi con il vernissage dell’austriaco Herman Nitsch che aprirà il 21 giugno, in cui teatro, palcoscenico, musica ed architettura diventeranno imprescindibili uno dall’altro per far scaturire una nuova forma di arte totale. “La Paolini riassume in se quella tensione tra afflato emotivo e rigorosa struttura geometrica, Nitsch è emblema dell’irrisolto quesito se l’arte sia fattore di giovamento o piuttosto di tormento per l’essere umano, lasciando l’artista sospeso su un crinale dove si combattono la dimensione della bellezza e della desolazione. Si è pensato così che queste tre mostre possano dare a chi le vorrà vedere interessanti elementi di riflessione”, chiude Strinati.


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